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Nel frattempo, lungo il percorso, le associazioni delle carabine hanno già iniziato la loro esibizione con gli archibugi caricati a salve con polvere da sparo nei luoghi precedentemente prescelti in accordo con il Sindaco e con gli organi di polizia.

Questa antica usanza costituisce indubbiamente un prezioso ed originale aspetto della manifestazione.

Il fucile ad avancarica era il compagno inseparabile dei boscaioli e dei contadini baianesi. Per gli antenati portarlo al seguito di S. Stefano era come "presentare le armi", un atto di rispetto e di omaggio e sparare qualche salva era un modo per onorarLo e  per esprimere grande gioia.

Ed ora di corsa verso il paese. Il popolo sta aspettando il suo Maio.

All’inizio del paese, dove ad attenderli c’è tantissima gente arrivata anche dai paesi vicini e negli ultimi tempi anche da fuori regione, avviene la prima sosta, per consentire una comoda sistemazione sulla cima del Maio di un uomo, che da lassù, durante tutto il corteo, lancerà i tracchi custoditi nel suo zaino e accesi con una torcia di canapa.

Lungo la Nazionale delle Puglie e poi fino alla chiesa di Santo Stefano il Maio è preceduto dalle bandiere delle varie associazioni, dai tamburi, dalla banda  de “Gli amici del Maio”, dagli archibugieri in costume, e da una marea di gente che si perde a vista d’occhio, dai più piccoli agli adulti.

Gli scoppi delle carabine sono assordanti, spesso esagerati, ma costituiscono un contorno importante dello spettacolo.

Lentamente si arriva al corso Garibaldi, dove il Maio entra in trionfo scortato e preceduto da un’ulteriore esibizione delle carabine.

Ad attenderlo c’è il parroco, che procede alla sua benedizione nel silenzio generale. È uno dei momenti più sentiti della tradizione. Il Maio viene offerto ufficialmente a Santo Stefano.

          Dopo un’ultima sosta in piazza, ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre, per un’ulteriore esibizione degli archibugieri, il Maio arriva all’incrocio con il cosiddetto stradone della chiesa. Vengono sciolti i cavalli e si procede a girarlo a mano in uno spazio ristretto, per orientarne la direzione.